Formazione sorprendente e longeva, la Premiata Forneria Marconi nasconde in controluce la vita corale di gruppo, svela in filigrana l’epopea del Progressive rock e restituisce l’eccentrica, profonda leggenda di una delle più memorabili stagioni della cultura musicale italiana.

La PFM ha profuso il suo talento in un vortice martellante di concerti e incisioni discografiche, riuscendo, tra le poche formazioni in Italia, a valicare i confini nazionali.

Ha meritato la stima di critica e pubblico in Inghilterra, Stati Uniti e Giappone, lavorando a stretto contatto con i Genesis, Emerson Lake & Palmer e gli altri alfieri della scena progressiva.

Dal Beat alla svolta decisiva degli anni Settanta, quando Mussida, Di Cioccio e gli altri abbandonarono la forma canzone per dedicarsi a composizioni di taglio più elaborato, l’autore ne rielabora le gesta e ricostruisce gli anni degli esordi.

E ripercorre le collaborazioni con Lucio Battisti, Mogol, Fabrizio De André in una rilettura storica e critica che traduce la sensibilità dello studioso e l’impulso dell’appassionato.

Il piglio critico per svelare la complessità di una discografia estesa su più di quaranta anni e il sentimento viscerale impiegato per elaborare la modernità e l’originalità della PFM.

Il racconto di una delle formazioni più intriganti e turbolente del rock italiano.

 Il libro è arricchito da un inserto fotografico, curato da Bruno Marzi, che ripercorre gli anni più recenti della band, da una serie di testimonianze del produttore discografico Claudio Fabi, di giornalisti, conduttori radiofonici ed esperti (Luciano Ceri, Felice Liperi, Michel Pergolani, Guido Bellachioma) e da quella di Mauro Pagani, “capitano coraggioso” della PFM e figura chiave della musica italiana.