Chissà cosa pensano gli storni quando sfrecciano i caccia, rombi di tuono e velocità di saetta: forse dicono che non sanno cantare.
E può mai sbocciare l’amore in un aeroporto, luogo asettico e impersonale per eccellenza?
E, ancora, che verità occultano i luoghi: New York, dal sapore di cartolina già ricevuta, o Haiti, ricordo che non appassisce?
Abituato a esprimersi attraverso la musica, Paolo Fresu in questa preziosa raccolta di poesie e piccole prose sperimenta il linguaggio della parola come strumento di creatività.
In un percorso per associazioni di idee esplora grandi domande sulla libertà e la vera funzione dell’arte, si sofferma su suggestioni nate dal quotidiano e dai suoi viaggi, riflette sulla diversità e l’accoglienza, gioca cogli uccelli e coi colori, si abbandona a voli della mente per tornare infine alle radici della patria Sardegna.
A fare da contrappunto ai suoi testi scorrono le illustrazioni eleganti e oniriche di Anna Godeassi, contribuendo ad aprire al lettore scenari insospettati di meditazione e lussureggiante fantasia.
Questo libro accompagna ciascuno in un viaggio diverso del pensiero.
Perché l’immaginazione è un fiore giallo, spunta, si affloscia e, annaffiato, si riprende.
E stimola la mente.