“... si arriva così a intravedere in queste pagine un passato verosimile per quanto irrisolto e un futuro forse possibile,
anche se non sempre auspicabile, che ha nelle donne le proprie protagoniste, eroine e antagoniste in una terra dove condanna
e pace (entrambi vocaboli femminili) sono ancora capitoli aperti
di una storia che ha solo iniziato a fare i conti
con il suo recentissimo passato”.
Dalla postfazione di Antonella Beccaria
Non è un resoconto giudiziario, quello narrato in questo libro, ma la cronaca appassionata del processo agli Skorpion, gruppo paramilitare che si è macchiato di crimini di guerra nel conflitto balcanico.
A questa formazione viene contestato l’eccidio avvenuto nel luglio 1995 in una delle zone che avrebbe dovuto essere protetta dalle Nazioni Unite messa invece a ferro e fuoco dalle milizie serbo-bosniache.
Le udienze, le deposizioni, le reazioni dei familiari delle vittime, i commenti di corridoio sono raccolti con scrupolo dall’autrice che presenta un ritratto feroce e umano di un mondo diviso da contese etniche ma soprattutto dalla brutalità della guerra.