Alzarsi “dai marciapiedi, dal traffico, dai semafori e da tutte quelle linee dritte, dagli occhi spenti dei palazzoni.
Quattro generazioni in volo nell’aria, nei cieli azzurri, guidate da una memoria più grande dei nostri pensieri.”
Questo è il sogno di Daisy, che ha in comune con Pippi Calzelunghe le trecce rosse e la forza d’animo per compiere grandi imprese: come il viaggio delle farfalle Monarca, che migrano attraverso un intero continente tramandando da una generazione all’altra il segreto per non perdere la via.
Daisy e i suoi amici vivono in un mondo di adulti lontani e indifferenti alle loro piccole vite.
Forse per questo gli insetti – creature minime eppure perfette, con i loro esoscheletri e le loro iridescenze fantastiche – li appassionano più di ogni altra cosa.
Sarà la ricerca di nuovi esemplari per la loro collezione a portare gli amici verso la villa nella quale si favoleggia che ci sia un grande farfallario.
I ragazzi non sanno che la villa, con i suoi orti rigogliosi e la sua bellezza senza tempo, è invece un luogo dove il tempo assume un valore speciale.
Ciascuno dei suoi non più giovani abitanti è lì per una ragione precisa e terribile.
Fulvio Ervas mette in scena le avventurose conseguenze dell’incontro tra la pazienza della vecchiaia e l’urgenza della gioventù, tra chi non ha più tempo e chi ne ha così tanto da perdercisi dentro.
Queste pagine sono scritte con la delicatezza e la tenacia di chi conosce i tempi della natura, le sue meraviglie: narrando delle più minuscole creature ci parlano di noi, del nostro bisogno di bellezza fino all’ultimo, della possibilità sempre aperta di farci leggeri e volare.