Spesso la vita ci ferisce, facendoci disperare della possibilità di amare.
Chiusi nel nostro labirinto ci sentiamo sbagliati e inadeguati, incapaci di aprirci al mondo.
Ciò che avviene è che viviamo separati da noi stessi ed esuli nella nostra stessa terra, e molto spesso l’origine di questo profondo disagio nasce proprio dalla difficoltà di amare noi stessi.
L’autentico amordisé, neologismo coniato dagli stessi autori per sottolineare l’originalità del loro approccio, è amore per la creatura che siamo in quanto tale, senza condizioni, semplicemente perché siamo.
Da questa consapevolezza deriva un atteggiamento sincero di accettazione di sé, di incoraggiamento nei momenti in cui ci sentiamo fragili o sbagliati, in cui capiamo i nostri errori ma non ci condanniamo per questo.
Attraverso il racconto di chi questo percorso l’ha già fatto, attingendo alla storia delle tradizioni filosofiche e spirituali, riflettendo sui condizionamenti vecchi e nuovi che spesso ci imprigionano, questo libro ci aiuta a scoprire come “fare pace con noi stessi” e conquistare il vero amordisé, senza per questo cadere nelle trappole del narcisismo e dell’individualismo.