Tatiana e Pascal hanno costruito, grazie alla progettazione partecipata, la loro casa autosufficiente. In questo libro condividono le loro scelte, forniscono “ricette” per intonaci a base di terra e per costruire muri con bottiglie o pneumatici, e descrivono nel dettaglio le soluzioni low-tech che hanno messo in atto per ridurre il consumo energetico.
Aumento dei costi energetici, ricorrenti siccità, alluvioni improvvise, impennata dei prezzi di frutta e verdura...
Le cronache quotidiane ci dicono che è tempo di pensare a uno stile di vita più sobrio e autosufficiente.
Anche per questo motivo Tatiana e Pascal volevano intraprendere un progetto abitativo alternativo.
Dopo averci pensato un po’, hanno deciso di provare a costruire una casa autosufficiente ispirata alla “earthship”.
E non essendo architetti di professione, hanno cercato e trovato l’aiuto di alcuni progetti di costruzione partecipata.
Oggi sono praticamente autosufficienti sia dal punto di vista energetico (pannelli solari, una serra esposta a sud per catturare l’energia solare e una massa termica per immagazzinarla) che dal punto di vista idrico (raccolta e filtraggio dell’acqua piovana).
Inoltre, coltivano un orto in permacultura per produrre raccolti abbondanti nel rispetto della biodiversità. In questo libro condividono le loro esperienze di costruttori principianti e convinti sperimentatori dell’autosufficienza: offrono “ricette” per intonaci a base di terra e per costruire muri con bottiglie o pneumatici, e descrivono nel dettaglio le soluzioni low-tech che hanno messo in atto per ridurre il consumo energetico.
Un manuale che ci invita a riflettere e ci aiuta a sognare, primo passo per mettere in pratica soluzioni che sono alla portata di tutti per raggiungere uno stile di vita sostenibile.