La recente legge sull’oleoturismo apre interessanti opportunità non solo per le aziende olivicole, ma anche per i consumatori che avranno la possibilità di conoscere l’olio extravergine di oliva nei luoghi di produzione apprezzando le qualità organolettiche e di gusto delle tante varietà che rendono unico il nostro Paese e anche di esplorare e conoscere da vicino le ragioni di un’antica tradizione produttiva del nostro bel Paese. Un’opzione, quella del turismo legato all’olio, che qualifica l’offerta turistica nazionale italiana arricchendo di ulteriori identità ed espressioni autoctone il valore “esperienziale” di un viaggio.
Oleoturismo – Opportunità per imprese e territori cui hanno contribuito gli autori Dario Stefàno, promotore della legge sull’oleoturismo, e Fabiola Pulieri, giornalista da sempre attenta al settore agroalimentare, si caratterizza per essere nella sua completezza il primo libro dedicato al turismo dell’olio.
Una guida utile non solo per i produttori olivicoli che vi possono trovare indicazioni e idee su come sviluppare la propria attività, ma anche per tutti coloro che sono interessati a mettersi in viaggio alla scoperta dei territori in cui l’olio di oliva si produce, alle aziende già attive nel settore oleoturistico con musei, frantoi ipogei e per conoscere i produttori e partecipare a degustazioni e iniziative in paesaggi e borghi di rara bellezza.
La produzione dell’olio richiede tempo, al pari della scoperta delle esperienze che qualificano la nostra vita, che non deve “essere una gara, una competizione basata sulla velocità”, come ammonisce Federico Quaranta nell’originale prefazione al libro.
E allora prendiamoci il nostro tempo da soli, con la famiglia, con gli amici, alla scoperta dell’olio e dei territori in cui gli ulivi sono parte fondamentale del paesaggio.