"Quando il dito fa segno alla luna, l'idiota guarda il dito". E' un proverbio cinese. Era scritto su un muro del Conservatorio musicale di Parigi, nel maggio 1968. Nel dolce mese di maggio i francesi diedero inizio al primo atto della loro grande seconda rivoluzione. Una rivoluzione che vuole rose, non solo pane, quindi la più grande delle rivoluzioni, e l'ultima. Qui, nei fatti di quel maggio, abbiamo cercato la luna, tanto desiderata, con tutta la passione degna dei giovani francesi che han rotto le grigie regole della storia in quei giorni e l'han resa visibile a tutti. Qui noi scriviamo di quel momento di rivoluzione, del suo segno vittorioso pur tra le sconfitte del maggio e del giugno di restaurazione. Scriviamo per menti e cuori che erano allora lontani da Parigi. Sperando di convincere gli increduli, di incoraggiare quelli che sperano, e di scuotere dal sonno quelli che ancora dormono nella preistoria.