Dai dischi del '68 si sprigiona una magia che va oltre le note. Perché?
Questa è la domanda che si agita nel libro.
L'anno che ha sconvolto il mondo ha avuto una colonna sonora che ha risuonato nelle università occupate, nelle fabbriche, nelle stanze di adolescenti inquieti, nei primi festival di massa.
Il 1968 è l'anno in cui la cultura rock esplode, insieme a pop, blues, jazz, soul, folk.
Da Londra a San Francisco, dalle note dei jukebox a quelle che accompagnano le manifestazioni contro il Vietnam, dalla psichedelia all'Oriente, nel libro si incrociano storie, dischi e concerti: modi diversi di attraversare questa stagione "formidabile".
Dodici mesi dove brillano Beatles e Rolling Stones, insieme a Doors, Cream, MC5, Byrds e cantanti come Janis Joplin, Aretha Franklin, Van Morrison; con tre figure che si proiettano oltre le classificazioni: Bob Dylan, Jimi Hendrix, John Coltrane.
I giorni della musica e delle rose è una lettura trasversale che racconta la musica di un anno ancora capace di dialogare con il presente.