«Se il riff non lo capisci adesso lo capirai tra dieci anni. Sai quanto cazzo me ne frega. Non devo più darti un successo a ogni costo. Ormai so come si fa.»
«Pace, amore, queste stronzate non hanno niente a che fare con me. Col cazzo che ci vado, a baciare i piedi al fottuto santone. Ci vada Lennon, che ne ha tanta voglia.»
«Devi conoscere i tuoi limiti, che non sono quelli di nessun altro. Un sacco di gente è morta perché pensava di essere me.»
Keith Richards
Ferino, belluino, con quei capelli arruffati a nido d’aquila, una pozzanghera d’inchiostro sulla faccia scavata, il labbro inferiore sporgente, perennemente incazzato. E le mani, dure, nodose, mani di uno che va per le spicce. Mani da killer. Di un brutto attraente, carismatico. Uno di quelli di cui si dice: se non fosse diventato quello che è, sarebbe finito male. Keith Richards è una delle rockstar più grandi di tutti i tempi, alla guida della rock band più importante di sempre, i Rolling Stones, un’icona planetaria.Ma la sua vita ha sempre corso sul lato sbagliato della strada. Denunce, arresti, violenze, risse, autodistruzione, episodi macabri, retroscena inconfessabili: troppo anche per il pazzo circo del rock. D’un tratto quello stinco di diavolo era bandito da mezzo mondo. Keith Richards ha mantenuto per tutta la vita un’incredibile e in fondo ingenua integrità al di là del bene e del male. Anche in vecchiaia, quando la sua metamorfosi piratesca è apparsa inevitabile. Anche imbottito di Vicodin dopo un’operazione che gli ha raschiato il cervello in seguito a un incidente che solo a lui poteva capitare: spaccarsi la testa cadendo da una palma per cogliere una noce di cocco. Non chiedetevi perchè uno di sessantadue anni debba arrampicarsi su una palma.In questo libro Massimo Del Papa racconta la storia completa di un fuorilegge salvato dalla musica, la prima di tutte le sue droghe, e la sua disperata voglia di vita, eternamente ribadita: "La vita è splendida, non ho mai voluto ammazzarmi, non sono così scemo"