« ... se vogliamo che il collasso non ci travolga tutti, svegliamoci perché, parafrasando Gramsci, avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza per riapprendere a vivere da comunità umane in armonia con il proprio ambiente naturale, per riapprendere tutte quelle abilità e capacità che la società industriale ha spazzato via, per ripristinare la salute della natura e la nostra. Non aspettiamo un minuto di più per ritessere quei legami di solidarietà, collaborazione, affetto, aiuto reciproco che soli ci possono salvare; per imparare ciò che è veramente necessario alla nostra sopravvivenza.»
Questo libretto nasce dai post che l’autrice pubblica sul suo blog personale, articoli che per tenore, ritmo e documentazione, sono ottimi buoni esempi di controinformazione. Ci ricordano che in un tempo nemmeno troppo lontano (senza risalire a Die Fackel di Karl Kraus basterebbe tornare agli ultimi anni dello scorso millennio) articoli e reportage potevano dire cose vere e intelligenti, aiutando i lettori ad aprire mente, orecchie, occhi, naso e bocca e uscire dall’apnea. Se l’autrice fosse nordamericana i suoi articoli probabilmente li leggeremmo sul New Yorker, e quindi poi tradotti e ripresi da importanti giornali ed editori italiani: verrebbe considerata una Gurù (l’allusione è difficile, ma chi la coglie ne godrà) dell’informazione. Dato che invece risiede nella campagna senese, l’editore ha scelto di ripubblicare su carta alcuni dei suoi pezzi, tentando con i Taccuini di renderli accessibili e diffonderli tra chi è refrattario al mondo digitale (tralasciando invece le abbondanti note che riferiscono dati e fonti, che si possono comunque consultare in rete sul blog www.soniasavioli.it).