Questo lavoro si prefigge di osservare il terreno in cui integralismo di matrice cattolica e radicalismo di destra convergono nel nome della Tradizione.
Un fondamentale punto d'incontro tra le diverse anime del contemporaneo tradizionalismo italiano (Lega Nord, Alleanza Nazionale, Forza Nuova - le principali forze mobilitanti del paese) ed europeo si sostanzia nel rifiuto radicale della società multiculturale a favore di una ridefinizione su basi etniche di confini statali, di seduzioni monarchiche, di teocrazie più o meno illuminate.
Il succo del pensiero tradizionalista, centrifugato e pastorizzato, viene reso piu' digeribile e utilizzato da un establishment nostalgico per contagiare il corpo di una società già troppo malato di autorità. Razzismo, controllo sociale, riaffioranti identità etniche, legislazioni repressive sono anche la risultante di un lavorìo, a volte invisibile, di questo sottobosco integrista.
La mistica tradizionale si trasmuta in un contenitore piuttosto eterogeneo ove trovano diritto di cittadinanza le parole dell'odio sociale.
L'utilizzo di categorie trascendenti o collocate in ancestrali e leggendari passati serve per l'appunto a sdoganare e legittimare un pensiero che edifica sull'intolleranza la propria ragion d'essere.