Zanardi è il personaggio di Andrea Pazienza che ha saputo imprimersi con maggior forza nell’immaginario collettivo. Apparso per la prima volta nel marzo del 1981 sulle pagine di Frigidaire, con il suo naso a becco e lo sguardo glaciale, è diventato immediatamente una delle icone più dissacranti degli anni Ottanta, interpretando con cinismo e disincanto le pulsioni più nascoste di una generazione e di un’epoca. Con i suoi infidi compagni, Colas e Petrilli, il liceale Zanardi è protagonista di storie in cui la cattiveria, ricondotta alla sua ordinarietà, genera una fascinazione cui è difficile sottrarsi.
Come ha ammesso il suo stesso autore: “Io mi trovo a pensare a volte che i personaggi che popolano le storie di Zanardi e vivono con lui la sua avventura, guardino a Zanardi esattamente come lo guardo io e come tutti quelli che lo leggono. Con un misto di odio e simpatia, perché Zanardi è l’amico che da piccolo ce le faceva passare nere, hai capito? Ed è quello che noi avremmo voluto schiacciare, ma è anche la persona alla quale maggiormente avremmo voluto somigliare”.
Zanardi 1, il primo dei due volumi con cui Fandango Libri ne raccoglie integralmente le storie, presenta le prime avventure di Zanardi, apparse tra il 1981 e il 1984. Accanto a quelle più celebri, come Giallo scolastico, Pacco, Verde matematico, riproposte nelle stupende colorazioni di Marina Comandini, e a Notte di carnevale, sono presenti La proprietà transitiva dell’uguaglianza, creata appositamente dall’autore per la prima pubblicazione in volume del 1983, e Giorno che pur non essendo una storia di Zanardi rappresenta per ambientazione e struttura narrativa il suo naturale prologo. Le ultime due storie, infine, Zanardi l’inesistente e Lupi, vengono riproposte per la prima volta a distanza di anni dalla loro pubblicazione su rivista.