Lo sapevate che nelle patate è contenuta una sostanza tossica, la solanina, già conosciuta dalle popolazioni precolombiane?
In questo libro sono presentati i risultati della ricerca (inedita!) sulla quantità di solanina presente nelle patate, diversa a seconda del momento di raccolta, dei metodi colturali, delle condizioni di conservazione, della varietà di patata coltivata e del metodo di cottura impiegato.
A dispetto delle nostre consuetudini che ci incoraggiano a mangiare le patate ogni mese, indifferenti al tempo della raccolta e alle condizioni di conservazione, il libro spiega perché anche le patate devono essere considerate un prodotto stagionale, da consumare non oltre 5/6 mesi dalla raccolta e se possibile da non consumare quando sul tubero compaiono i primi germogli, quando sono immature o troppo mature, quando la buccia è inverdita, ecc.
Sulla base dei risultati ottenuti, l’Autrice propone utili e pratici suggerimenti per cucinare e consumare nel modo più corretto, dal punto di vista nutrizionale, questo alimento – la patata – così importante nell’economia della nostra alimentazione.
Il libro è arricchito da due schede-appendice di taglio scientifico e da una nota dedicata al chuño, fatta con le patate “essiccate”, tipico alimento dell’alimentazione andina.
Indice: La solanina, Varietà e terreni, I risultati della ricerca, Patate senza mal di pancia
Appendici: Alla ricerca della solanina, Confronto nutrizionale tra diverse varietà, Il Chuno