Nella prima parte di questa «Guida illustrata piante officinali» (supplemento a Vita in Campagna n. 2/2015) abbiamo visto che si tratta di un settore che offre buone opportunità di sviluppo anche per le piccole aziende agricole, se affrontato nell’ottica della multifunzionalità e dell’integrazione del reddito mediante forme di commercializzazione più dirette e di filiera corta, in grado di valorizzare le piccole produzioni.
Abbiamo anche scritto che, per evitare fallimenti, è necessario valutare attentamente le potenzialità, le caratteristiche e il contesto territoriale nel quale è inserita l’azienda e le produzioni richieste dai mercati, e abbiamo fornito gli elementi per la realizzazione di un progetto di produzione di piante officinali.
Come preannunciato, in questa seconda parte della «Guida illustrata piante officinali» affrontiamo gli aspetti più tecnici, fornendo i consigli o le soluzioni tecniche e le linee-guida per la coltivazione e la trasformazione (essiccazione e distillazione), le indicazioni per la progettazione, l’allestimento e la gestione di un laboratorio di trasformazione adatto per le aziende agricole.
Infine, vi proponiamo le schede contenenti le indicazioni per la coltivazione di alcune fra le principali piante officinali commercializzate e utilizzate: achillea, bardana, calendula, camomilla, finocchio, iperico, lavanda e lavandino, maggiorana, malva, melissa, timo.
Indice: – Le regole per una corretta coltivazione delle piante officinali – L’essiccazione e la distillazione delle piante officinali – Un laboratorio di trasformazione delle erbe per l’azienda agricola – Le schede di coltivazione di alcune piante officinali – Il significato di alcune proprietà e azioni delle piante officinali