Il pesco, originario della Cina, ha trovato nel Mediterraneo, fin dai tempi dell'antica Roma, condizioni ideali di adattabilità e da Roma si è poi diffuso in Europa; da qui nel continente americano.
Nel nostro Paese, il pesco, tra le colture frutticole temperate, è secondo, per quantità prodotta, rispetto al melo, ma eguaglia questa produzione per valore commerciale e interessa un territorio molto più ampio, sia come superficie coltivata sia come aree di produzione.
La peschicoltura italiana, dalla seconda metà del secolo scorso, è considerata un modello di riferimento per i paesi europei, nord-africani e medio-orientali. Le innovazioni adottate in Italia, a partire dagli anni '50 in poi, hanno guidato l'evoluzione della moderna peschicoltura europea: la forma di allevamento a palmetta, prima, il fusetto e il vasetto ritardato successivamente, le cultivar a polpa gialla a intensa colorazione rossa, le nettarine, il portinnesto pesco x mandorlo, gli impianti ad elevata densità ecc.
L'importanza di questo volume sono certo che andrà ben oltre i confini nazionali, grazie alla riconosciuta competenza internazionale degli autori, all'originalità dell'articolazione dei capitoli, che toccano aspetti normalmente ignorati ma importanti e significativi per una visione completa di una coltura, come la storia, l'arte, il paesaggio, la cucina, nonché dell'impaginazione con i quadri sinottici che facilitano la lettura e la comprensione dei contenuti anche da parte dei non addetti ai lavori, alla ricchezza e bellezza delle illustrazioni.
INDICE: botanica - storia e arte - alimentazione - paesaggio - coltivazione - ricerca - utilizzazione - mondo e mercato