Ippoterapia, delfinoterapia, terapia con piccoli animali, onoterapia! Ma saranno veri interventi terapeutici dotati di specifiche regole o non già un semplice intervento ludico, effettuato a favore di bambini disabili?
Questo dubbio che sembra arrovellare tanti autorevoli colleghi è un falso problema.
Un ambiente o un mezzo acquisiscono significato terapeutico grazie alla presenza di un tecnico (fisioterapista, terapista occupazionale, ecc...) che sfruttando questi specifici mezzi, ambienti o relazioni, li rende idonei a svolgere un ruolo nel recupero o nell’ottimizzazione di specifiche disabilità. Ben venga, quindi, il mezzo somaro, un amico che ci accompagna dalla nascita della nostra specie, che ama i bambini, che ha trasportato sulla propria groppa tanti soldati feriti e persone ammalate.
Un serio libro sull’onoterapia, nella consapevolezza che sul trattamento delle disabilità sia più importante ricercare un allargamento delle residue capacità operative piuttosto che presentare banchi di verifica sulle intrinseche e scarsamente modificabili incapacità strutturali.