Un’affascinante «fenomenologia dell’asino», una storia dai risvolti inattesi, scritta in maniera semplice e gradevole
Testardi, stupidi, ignoranti. Non sono certo lusinghieri gli aggettivi attribuiti all’asino. Eppure quasi nessun animale nella storia della cultura ha svolto un ruolo tanto importante in contesti così diversi: in sella a un asino Gesù fece il suo ingresso a Gerusalemme e l’asino di Buridano è assurto a paradigma filosofico perché morì di fame non riuscendo a decidere da quale tra due mucchi di fieno attingere.
L’asino rappresenta, in breve, la creatura maltrattata. Conta detrattori illustri – tra cui Socrate, Diderot ed Hegel – e celebri autori che lo hanno immortalato – da Apuleio a Shakespeare in Sogno di una notte di mezza estate.
Jutta Person racconta l’incredibile storia dell’asino nei secoli, ne incontra gli allevatori, descrive le specie domestiche e quelle selvatiche. Ultimo, ma non meno importante, mostra quanto questo animale apparentemente sciocco sia in realtà intelligente e come ancora oggi possiamo imparare da lui.