Da più di quarant'anni Alejandro Jodorowsky si dedica allo studio dei Tarocchi, una parte fondamentale del suo percorso artistico e terapeutico.
Ogni mercoledì, quando è a Parigi, lo si può incontrare in un caffè vicino a casa mentre legge i Tarocchi a chi lo desidera.
È impossibile trovarlo sprovvisto del mitico mazzo di carte ed è sempre disponibile a leggere nell'inconscio di chi incontra ma, a differenza di altri, non chiede denaro, non dà consigli e non parla del futuro.
I Tarocchi sono per Jodorowsky, allo stesso tempo, specchio dell'anima e strumento terapeutico: è convinto che aiutino a sviluppare la coscienza e a vivere e capirsi meglio, "sono un aiuto per conoscersi psicologicamente e storicamente".
Secondo l'autore, tutti gli psicoanalisti dovrebbero usarli: "risparmierebbero molto tempo", ma, forse, non vogliono veramente curare i pazienti.
Laddove i Tarocchi invece non solo possono eliminare i sintomi, ma possono anche curare.
"Sono un ponte fra due estremi, l'intuizione e la ragione... Dovrebbe essere materia di studio nelle università."
Per scrivere questo manuale, l'autore e Marianne Costa hanno estratto la quintessenza delle innumerevoli lezioni e letture impartite in giro per tutto il mondo.
Il risultato è un'esplorazione integrale dell'architettura di questo gioco millenario composto da 78 carte, un esaustivo manuale, a colori e con moltissime splendide immagini, che permette al lettore di iniziarsi al bagaglio simbolico dei Tarocchi, di comprendere uno a uno i 22 Arcani maggiori e i 56 minori e di apprendere a orientarsi nell'interpretazione del proprio inconscio.
Traduzione di Marianne Costa e Michela Finassi Parolo