Se il merito della buona musica disco è farvi pensare con tutto il corpo, questo libro non vi terrà incollati alla sedia, vi alzerete dal divanetto e comincerete a ballare. Con maggior coscienza. Peter Shapiro vi porterà di club in club, dal Loft al Saint, fino allo Studio 54, per introdurvi nell'estesa comunità disco; vi sussurrerà all'orecchio i significati del kitsch, vi indicherà tutti i trucchi e lo stile dei più celebri dj. Dal Greenwich Village fino a Gabicce, passando per Fire Island e Manchester, Shapiro non solo vi accompagnerà nelle travolgenti notti disco, ma sarà anche un mentore illuminato capace di far scintillare le più intime relazioni tra il beat e la società turbolenta degli anni sessanta e settanta. Ascolterete i brani di Sylvester, Donna Summer, Sly and the Family Stone, Marvin Gaye, Chic, ma anche dei Kraftwerk, Giorgio Moroder e New Order, come fissando una palla stroboscopica in cui appaiono analogie ardite ed espressioniste, senza falsi revisionismi, senza ambizioni definitorie. "You should be dancing" mostra le contraddizioni e la complessa evoluzione della disco, la mutazione da fenomeno underground a moda globale; ne racconta l'abbraccio con il movimento gay e l'intreccio con le lotte per i diritti civili dei neri. Porta in ombra la "Febbre del sabato sera" e abbassa il volume del refrain di "I Will Survive" per accendere i riflettori su come il fenomeno della disco cambiò radicalmente - e per sempre - la cultura pop