Nel 1975 Bob Dylan, nel pieno del fermento creativo di "Blood on the Tracks" e "Desire", tornò a calcare le scene allestendo una spettacolare tournée che coinvolse artisti come Joan Baez, Joni Mitchell, Arlo Guthrie, Allen Ginsberg, Ramblin' Jack Elliott, e che toccò ogni angolo del Nordest americano. Larry "Ratso" Sloman, allora giovane inviato di "Rolling Stone", seguì e documentò ogni tappa di quello che si chiamò "Rolling Thunder Revue" e che sarebbe diventato il più celebre tour di tutta la storia del rock. Tra descrizioni dei concerti e interviste ai musicisti, chiacchierate con i fan e litigi con il management iperprotettivo e paranoico di Dylan, scene commoventi come una visita alla tomba di Kerouac o bizzarre come un saluto al sole in compagnia di un sedicente capo indiano, Sloman racconta da testimone e protagonista un momento epocale dell'autunno del rock, in cui per un attimo sembrò che intorno a Dylan potesse rinascere il sogno psichedelico e collettivo degli anni Sessanta.