Difficile spiegare il mod a parole, quasi impossibile.
Più facile, forse anche più giusto, farlo attraverso le immagini.
E in questo libro di Terry Rawlings le immagini non mancano.
È un’esplosione di colori che immortala il mod e le sue icone nella ricchezza di una simbologia fatta di band, scooter, abbigliamento, grafica, le più alte espressioni della pop art inglese.
Ci sono cinquant’anni di «modernismo», dai jazz club della Londra fine anni Cinquanta degli «absolute beginners» all’epopea di Who, Small Faces e Creation, dal northern soul al mod-revival ’79 che coincide con la consacrazione del cult-movie “Quadrophenia”, fino ai più recenti sviluppi del movimento.
Rawlings viaggia nel tempo avvalendosi di immagini che evocano suoni duri ed eleganti.
Come il mod, appunto.
L’edizione italiana, curata dal giornalista Luca Frazzi, è arricchita da un’appendice dedicata alla storia del modernismo italiano e da un’intervista al suo «ideologo», Tony «Face» Bacciocchi.