Doppio cd che raccoglie le più disparate cover dell’artista genovese.
“Mille papaveri rossi” è infatti l’occasione per capire cosa Fabrizio ha veramente lasciato in eredità, e a chi: da una “Nella mia ora di libertà” frastornante nella rilettura punk dei Frontiera, ad una “Creuza de ma” dei Marmaja timorosa del confronto e pertanto abbastanza fedele all’originale.
In questi due cd non c’è il “meglio” della musica contemporanea italiana, c’è soprattutto chi ha fatto della propria fede politica un motivo di vanto e di coerenza.