Uomo dal multiforme ingegno e dall’ironia elegante, Lelio Luttazzi ha attraversato – con uno stile unico e una professionalità altissima – più di sessant’anni di storia dello spettacolo in Italia.Conduttore di trasmissioni epocali come Studio Uno e Hit Parade!, compositore per le più importanti riviste degli anni Cinquanta, attore in numerosi film (tra cui L’avventura di Antonioni), direttore d’orchestra, autore di successi quali Il giovanotto matto e Souvenir d'Italie (oltre alla celeberrima Una zebra a pois) e di colonne sonore (Totò, Peppino e la malafemmina, per citarne una sola). E no-nostante tutto ciò, Lelio Luttazzi era (e si sentiva) soprattutto un musicista: un jazzista innamorato e appassionato dello swing, di uno stile musicale (e di una filosofia) a cui aveva dedicato tutta la vita, e l’intera sua anima.Nato a Trieste in umili condizioni, si sposta ovunque lo portino la sua creatività e la sua musica: a Milano, poco dopo la guerra, poi Torino, e infine Roma. Ed è a Roma che si consuma la sua tragedia umana: un giorno sfortunato del 1970, per un errore giudiziario acclarato in breve tempo, il popolare showman viene tradotto in cella, dove trascorre ventisette giorni di carcere preventivo. Un’esperienza che lo segnò per sempre, e che lo portò a preferire l’anonimato e a sprofondare in una consapevole – e vigile – pigrizia. Da quella pigrizia fu infine tirato fuori, molti anni dopo, grazie all’aiuto di vecchi amici e nuovi fan, per vivere in un nuovo stato di grazia, culminato nella partecipazione a Sanremo, come accompagnatore di Arisa, nel 2009.
In questo libro Marco Ranaldi ripercorre tutte le strade solcate dal genio di Luttazzi, con rigore e rispetto verso un artista che era un tutt’uno con la sua musica, e che sapeva trasmettere al pubblico (in molti modi) la gentilezza, la modestia e una sopraffina intelligenza. Al testo si accompagnano le preziose testimonianze delle persone che gli sono state a fianco nelle diverse fasi della sua carriera (Gianni Ferrio, Jula De Palma, Maurizio Costanzo, Fiorello, Daniele Luttazzi, etc.). La corposa appendice comprende un accurato lavoro di catalogazione dei dischi, dei film, delle opere teatrali e dei video che riguardano Lelio Luttazzi. E già solo consultando queste ultime, ricche sezioni, si può avere un’idea del valore e dell’importanza di un musicista che ha saputo entrare – con il suo sorriso e una squisita affabilità – nelle case di tutti gli italiani.
Marco G. Ranaldi è musicista, musicologo e critico m