Giandomenico Curi, scrittore e regista, ha scritto un’appassionante biografia di Dalida, che è stata non solo uno dei personaggi chiave della musica leggera e dello show-business del secondo Novecento, ma anche una donna dalla ricca e tormentata personalità, la cui vita si è intrecciata con quelle di Luigi Tenco e di altri protagonisti della canzone. Non solo: il fascino speciale di Dalida nasce anche dalla sua collocazione biografica e culturale a cavallo tra mondi differenti, l’Oriente e la musica pop che negli anni Sessanta ha cambiato il mondo, il Mediterraneo e Parigi. Raramente una persona, pur dotata di talento e sex-appeal, accede alla dimensione del mito. Il caso di Jolanda Gigliotti, in arte Dalida, figlia di emigrati calabresi trapiantati in Egitto, di modeste origini borghesi e grandiose aspirazioni, presenta in questo senso elementi e caratteristiche assolutamente uniche ed esemplari. In questo racconto di Curi, la vita di Dalida, prematuramente spezzata dal suicidio, ha la dimensione della tragedia di un’eroina dei nostri tempi, il peso del destino in un’artista perennemente combattuta tra la solitudine come contraddittoria vocazione e un bisogno smisurato dell’amore e dell’affetto del pubblico, tra la natura passionale ed esclusiva dei suoi numerosi amori e il sigillo dei due decenni, i Sessanta e i Settanta, che determineranno regole e condizionamenti della società dell’immagine e dello spettacolo. Quando nel 1954 approda a Parigi è alla carriera cinematografica che Dalida aspira, barcamenandosi tra ristrettezze e incertezze, correndo da un provino all’altro, non immaginando ancora quel che il futuro ha in serbo per lei: la fama planetaria da un lato, e l’abisso della infelicità e della solitudine dall’altro. E quando, con il debutto all’Olympia, le si schiude un futuro di cantante e di grande interprete, capace di scatenare il delirio dei suoi fan e di oscurare la fama di una Edith Piaf, si getta nell’avventura senza risparmio. Racconto di una tragica favola e memoriale in presa diretta, in questo libro l’anima di Dalida parla al lettore con una scrittura autentica e singolare, restituendo la dimensione umana e artistica della cantante e gettando luci sul retroscena culturale e sociale, pubblico e privato del tempo in cui ha illuminato la scena e accesso le passioni del pubblico.