Courtney Love

Courtney Love, leader del gruppo Hole, vedova di Kurt Cobain, fotomodella di grido e acclamata interprete cinematografica, è un personaggio controverso, che solo il talento di Poppy Brite poteva fotografare con tanta acutezza, intelligenza e, perché no, secondo il suo stile, con un pizzico di macabro cinismo.
Ragazza inquieta, dall’esasperato desiderio di emergere a tutti i costi, Courtney ha alle spalle un feroce apprendistato alla vita, un passato che è molto simile a una folle corsa sulle montagne russe, con parecchie soste nel tunnel degli orrori.

A causa del difficilissimo rapporto con la madre, che arriva a rifiutarla, trascorre un’infanzia priva di affetti, sballottata da una pseudo famiglia hippy a un’altra – dove a quattro anni le viene fatto provare l’LSD – e da un collegio a un riformatorio, finché fugge in Oriente a fare la spogliarellista.
Vive di espedienti, ma la musica è già la sua ossessione.
Approda infine a Seattle, la città del grunge, ed entra nel circuito giusto.

Poi l’incontro con Kurt Cobain, la nascita della figlia Frances Bean, la morte di Kurt e la valanga di polemiche, nonché le accuse che la vorrebbero implicata in un complotto omicida.
E ora la rinascita con un look ripulito e una rinnovata voglia di sfondare, di stupire, di affascinare…

Raccogliendo interviste e confessioni inedite, documenti privati, stralci di diari e lettere, Poppy Brite traccia un ritratto brutalmente sincero e scioccante, illustrato da fotografie mai pubblicate prima, di una moderna diva dello show business, ma più che altro di una creatura sempre capace di risorgere dalle proprie ceneri.