Con spigliatezza narrativa e rigore da esperto, Carlo Boccadoro scrive un libro inedito e inatteso, in cui a emergere è soprattutto la forza di un sogno, portato avanti contro ogni critica o avversità.
Persino chi non è appassionato di musica classica conosce e ama Bach, uno dei compositori piú ascoltati al mondo, che ha commosso epoche e culture diverse.
E chiunque ha ballato almeno una volta su un pezzo di Prince, che ha mescolato black music, funk, dance e pop, creando sonorità del tutto nuove e singolari.
Ma cosa accomuna questi due grandi interpreti del proprio tempo?
Entrambi hanno determinato autentiche svolte nella storia della musica.
Che uno lo abbia fatto alla corte di sovrani e imperatori del Settecento e l’altro nell’èra di Mtv, non cambia la questione, anzi è proprio ciò che la rende cosí affascinante.
«Come si può cercare di riassumere in un linguaggio sincretico le diverse voci che affollano il paesaggio sonoro in cui ci si è trovati a vivere? Entrambi hanno fornito una propria risposta e la metodologia di pensiero utilizzata per raggiungerla non è cosí distante come i risultati potrebbero farla apparire. Mi piace credere che se questi due grandi artisti avessero avuto la possibilità di incontrarsi si sarebbero stretti la mano».