Kerouac scrisse in 20 giorni, di getto, il suo capolavoro " Sulla strada ".
Era il 1951.
Lo fece leggere agli amici e, di fronte alle loro tiepide reazioni, provò aggiunte, varianti,rielaborazioni che finirono per non convincerlo.
Alla fine prese una sorprendente decisione: la stesura di "Sulla strada" sarebbe rimasta quella originale e le nuove pagine di ricordi e fantasie , avventure per strada e motel,sbronze di alcool e sballi di marijuana, avrebbero dato vita a un altro libro, un'opera a sé stante.
" Visioni di Cody " è quel libro favoloso e, proprio perchè nato da una costola di "Sulla strada", ha fascino e forza magnetica, librato com'è tra fantasie del passato e angoscia del futuro, slanci di vita e presagi oscuri.
Pagine di pura mitologia beat che fanno scrivere ad Allen Ginsberg, nell'introduzione: " Questo è il libro più sincero e santo che io conosca ".
Introduzione di Allen Ginsberg e Prefazione di Fernanda Pivano .