Un uomo-medicina dei Sioux Lakota, noto come Penna d'Aquila, divenne famoso negli anni Sessanta per aver disobbedito al Governo statunitense, che proibiva le pratiche religiose dei popoli nativi, e aver guidato una Danza del Sole, facendosi perforare il corpo e strappare brandelli di carne davanti a tutti, come offerta sacrificale al Grande Spirito. Un fotografo di origini cherokee conobbe Penna d'Aquila nel 1975 e in qualità di allievo e amico rimase accanto al saggio Sioux fino alla sua morte.
Questo è il resoconto appassionante della crescita spirituale dell'autore, che ancora oggi continua a trasmettere agli altri gli insegnamenti di Penna d'Aquila. Sono qui descritte cerimonie sacre della tradizione sioux, dalla Hanblecia o "ricerca della visione", alla Lowanpi e alla Yuwipi, un originale rito di guarigione. Ma L'uomo che conosceva la medicina è anche un libro toccante, un racconto personale che parla del legame che l'autore ha instaurato con Penna d'Aquila e della sua dedizione al cammino di spiritualità e di medicina del popolo Sioux.
"Un libro meraviglioso, fatto di magia, mistero e saggezza. Un resoconto degli anni trascorsi dall'autore con il sant'uomo lakota Bill Penna d'Aquila che narra di vita e di morte, risate e tristezza, spiriti e universi. Questo libro è scritto col cuore. Vi permetterà di comprendere il credo e le cerimonie del popolo lakota. Arricchirà la vostra vita". - Richard Erdoes, co-autore di Lame Deer, Seeker of Visions "Cantastorie nato, Henry Niese ha dipinto un ritratto a colori del suo insegnante spirituale lakota sioux con affetto, senso dell'umorismo e anche, a beneficio della saggezza faticosamente conquistata, con umiltà. Leggendo queste peculiari memorie scopriamo che l'autore stesso è diventato un insegnante devoto, un guaritore, un uomo che conosce la medicina".
- Daniel Mark Epstein, poeta e biografo, autore di What My Lips Have Kissed