Il connubio tra uomo e canapa è millenario.
La pianta ha fatto parte dei nostri riti religiosi, ci ha curato, alimentato, coperto.
Questa simbiosi è durata finché pochi industriali americani, capeggiati dal magnate della comunicazione Hearst, hanno ordito una delle più grandi campagne di disinformazione mai attuate.
Il loro scopo era quello di rendere illegale una pianta tra le più utili e coltivate per difendere i propri interessi.
Sono arrivati quasi ad azzerarne la produzione in tutto il mondo (oggi in Italia le aziende agricole del settore sono circa 3000 e sostengono oltre 12 mila famiglie).
Questo libro ripercorre la storia della pianta e affronta il tema, sempre scivoloso, della legalizzazione della cannabis per il cosiddetto uso ricreativo e dell’eventuale liberalizzazione del mercato, strada percorsa con successo da molti paesi.
Il tema è affrontato in modo pragmatico, analizzando gli obiettivi che si pone la proibizione e come essa abbia fallito garantendo di fatto alla mafia un mercato monopolistico.
Una legge anacronistica sta mettendo 6 milioni di consumatori nelle mani della criminalità, regalando alle mafie un giro d’affari di quasi 4 miliardi di euro.
Prefazione di Marco Cappato
Matteo Mantero
Autore di romanzi e prodotti audiovisivi, già senatore M5S e Potere al Popolo, membro della Commissione Ambiente e Agricoltura al Senato e deputato nella XVII legislatura, si è fatto promotore presso gli ex ministri Grillo, Speranza, Bonafede e Patuanelli delle problematiche di pazienti, agricoltori e attivisti legati alla canapa, allo scopo di ampliare la produzione italiana e legalizzare la cannabis.
È stato portavoce del “Manifesto per la cannabis legale”, depositando la proposta di legge ideata da un collettivo di 350 associazioni e sostenuta da oltre 110 mila firme.”