Se le trasmutazioni biologiche sono possibili, ciò è perché vi è una struttura del nucleo degli atomi che la scienza classica non ha visto.
Le trasmutazioni biologiche non sono altro che una caso dell’applicazione di quello che è stato chiamato “effetto Kervran”, che dimostra l’esistenza di reazioni a bassa energia, mediante le quali, complice l’acqua presente nei tessuti, un catione si muta in un altro, e viceversa, a seconda delle necessità fisiologiche.
Questo processo dimostra che gli enzimi presenti nelle cellule del nostro organismo hanno le possibilità energetiche di regolare e controllare il livello dei cationi catalizzandone il metabolismo.
Questo avviene a livello proteico e può considerarsi come un vero e proprio processo di fusione a freddo.
Questo testo raccoglie prove empiriche di questo fenomeno applicato a fisica e geologia, mentre quello che l’ha preceduto, "Prove in biologia delle trasmutazioni a debole energia", ospita quelle che riguardano la biologia.
C. Louis Kervran (1901 - 1983), è stato il più ardente ricercatore della trasmutazione biologica, ha sempre svolto i suoi rigorosissimi esperimenti all'Università di Parigi, e i suoi lavori nel settore gli sono valsi addirittura una candidatura al Nobel.