Questo volume è frutto di un lungo percorso di ricerca e studio del Dottor Ernesto Riva all’intero mondo delle piante medicinali delle Dolomiti.
L’idea di raccoglierle e conservarle allo stato secco gli è nata verso la fine degli anni ’70 quando, dopo qualche anno di conduzione della farmacia ereditata dal padre, decise di mettere a frutto le sue conoscenze erboristiche acquisite in ambiente famigliare e universitario.
Avendo la fortuna di esercitare la professione in un territorio straordinariamente ricco di piante medicinali allo stato spontaneo, decise di approfondirne la conoscenza proprio sul campo, per riconoscerle con le cosiddette “chiavi analitiche”, di fotografarle per avere una loro documentazione completa e infine di raccoglierle per poi essiccarle.
Questo primo approccio con il mondo delle piante medicinali è stato in verità una sorta di gara con la natura: la natura, infatti, corre più di quanto ce lo immaginiamo, specie quando sei costretto a inseguire le sue piante in fiore. Il suo eccezionale lavoro ha permesso di documentare circa 200 esemplari di piante medicinali del territorio dolomitico e di archiviarle in 5.000 fotografie in diapositiva, consultando buona parte della letteratura esistente sull’uso farmacologico delle piante raccolte, narrate anche dagli antichi erbari.
Ernesto Riva (San Pietro di Cadore 1947), presidente di Unifarco, è laureato in Farmacia presso l’Università degli Studi di Padova, con una specializzazione in Botanica farmaceutica presso l’Università degli Studi di Siena. Membro dell’Accademia Internazionale e della Società Internazionale di Storia della Farmacia, giornalista pubblicista, vive e lavora a Belluno.
This volume is the result of a long journey of research and study by Doctor Ernesto Riva into the entire world of medicinal plants of the Dolomites.
The idea of collecting and preserving them in a dry state came to him towards the end of the 70s when, after a few years of running the pharmacy inherited from his father, he decided to put to good use his herbal knowledge acquired in the family and university environment.
Having the fortune of practicing the profession in an area extraordinarily rich in medicinal plants in the wild, he decided to deepen his knowledge of them in the field, to recognize them with the so-called "analytical keys", to photograph them to have complete documentation of them and finally to collect them and then dry them.
This first approach to the world of medicinal plants was in truth a sort of race with nature: nature, in fact, runs faster than we imagine, especially when you are forced to chase its flowering plants. His exceptional work allowed him to document about 200 specimens of medicinal plants from the Dolomite territory and to archive them in 5,000 slide photographs, consulting a good part of the existing literature on the pharmacological use of the collected plants, also narrated in the ancient herbals.