Quando si sono conosciuti era una giornata afosa di agosto.
Rodin, enorme criollo argentino, scuoteva forte il muso e pestava le grosse zampe nel fango sudicio, lanciando lo sguardo oltre il recinto.
Roberto lo scrutava e cercava un modo per avvicinarlo e attirare la sua attenzione.
Il cavallo era diffidente, ombroso, solitario e vedeva nell'uomo un nemico che voleva piegarlo.
Per un anno intero, sotto la pioggia e la neve dell'inverno, sotto il cielo cobalto dell'estate hanno dormito insieme sul fieno della scuderia, hanno condiviso intere giornate tra selle e recinti, imparando, poco alla volta, ad ascoltarsi e ad avere fiducia l'uno dell'altro.
Fino al giorno in cui Rodin si è avvicinato al suo nuovo amico e gli ha frugato la barba col muso.
Da quel momento sono inseparabili e non passa giorno che non attraversano al galoppo boschi, prati e sentieri lungo il fiume. Dall'alba al tramonto.
Tra cielo e terra.
Roberto Allegri - Nato nel 1969, è giornalista e scrittore.
È collaboratore fisso del settimanale Chi fin dal primo numero.
Ha pubblicato una ventina di libri, alcuni dei quali tradotti in inglese, giapponese e portoghese.