I Giochi della Seconda Olimpiade, che si svolsero a Parigi tra il 14 maggio e il 28 ottobre del 1900, videro protagonista il ventiduenne Gian Giorgio Trissino dal Vello d’Oro, sottotenente del reggimento Genova Cavalleria, che conquistò quelle che poi sarebbero state omologate come le prime medaglie olimpiche italiane: il 31 maggio un argento e il 2 giugno un oro.
Alcuni temi riguardanti queste competizioni rimasero irrisolti per lungo tempo, come le annose discussioni se tali gare avessero le caratteristiche di una vera Olimpiade e l’ipotizzata presenza sulla scena di un asso dell’equitazione moderna, giunto in incognito.
Ciò consentì decenni di contrastanti narrazioni ipotetiche e fantasiose.
Gli eventi qui descritti, che trasformarono il protagonista da ragazzo a uomo, fanno rivivere quegli emozionanti momenti, ricostruendo, con evidenze obiettive e circostanziate, come effettivamente si svolsero i fatti che videro l’assegnazione dei primi allori olimpici a un atleta italiano.
Un avvincente percorso, ricco di antiche informazioni ritornate alla luce e di immagini dell’epoca, si svolge attorno a una storia lunga quasi un secolo: la vicenda personale del primo campione olimpico italiano.