Tradizionalmente l’interazione tra uomo e cavallo si ispira all’addestramento (o più esattamente all’ammaestramento) basato sul condizionamento classico stimolo-risposta oppure sul condizionamento operante, e include spesso la paura o la punizione.
Tenendo presente che nel cavallo la paura può scatenare l’istinto di sopravvivenza (fuga, rifiuto, comportamenti aggressivi) non sorprende che molti cavalli sviluppino problemi di comportamento. Questo perché anche quando il cavallo comprende e accetta di rispondere a determinati stimoli, le reazioni apprese tramite il condizionamento non eliminano gli istinti, le emozioni e le esperienze precedenti immagazzinate nella memoria.
Quindi se nell’interazione con il cavallo ci limitiamo a chiedergli di riprodurre un comportamento condizionato rischiamo di trasformare l’interazione in un monologo – invece che in un dialogo – col pericolo di stabilire una relazione artificiale che può fallire nei momenti difficili, come una situazione imprevista o estrema mentre montiamo o lavoriamo da terra.
Human Horse Sensing Horsemanship è un sistema per comunicare con il cavallo attraverso un dialogo dinamico basato su un linguaggio comune all’uomo e al cavallo (per esempio il significato di cibo, di spazio e di territorio) che ci permette di gestire la relazione mentre avviene, modulandola e rimodulandola momento per momento a seconda della risposta, senza essere limitati dai rigidi confini dell’addestramento condizionato.
Uomo e cavallo sono due specie naturalmente sociali, Human Horse Sensing gestisce la comunicazione con il cavallo attraverso il movimento – tenendo conto del senso attraverso il quale lui percepisce la nostra richiesta – sia da terra (comunicando attraverso la vista, l’udito e il tatto) sia da sella (comunicando attraverso il tatto e l’udito).
Il cavallo ha una risposta istintiva di base al movimento: si allontana dagli oggetti sconosciuti o allarmanti che gli si avvicinano, e si muove verso gli oggetti che si allontanano e che destano il suo interesse. Nell’interazione con un cavallo la nostra comunicazione è efficace se riceviamo la risposta voluta, se invece otteniamo una risposta diversa dovremo subito riformulare la richiesta senza mai ricorrere mai alla forza o alla paura perché la punizione può innescare facilmente l’istinto di fuga o scatenare reazioni aggressive.
Sperimentando sul campo questo tipo di relazione basata su un dialogo dinamico attraverso il movimento Alessandra Deerinck – Horse trainer, laureata in Medicina Veterinaria all'Università