I cavalli mangiano tutti i giorni. I cavalli vanno curati tutti i giorni. I cavalli sono un pò come i bambini, bisogna seguirli sempre, non c’è santo o giornata storta che tenga.
Poi i cavalli, tirati a lucido, scendono in pista e danno vita a uno spettacolo di verace agonismo e raro fascino......
......Quando i piedi si infilano nelle staffe, ecco affacciarsi la poesia, l’ancestrale feeling fra uomo ecavallo. Fatica e poesia che si ritrovano alle corse, fra i manti dei cavalli lucidi di sudore e le facce impietrite dei fantini, il cuore in gola di proprietari e allenatori, il fiato sospeso di spettatori e scommettitori.
A questa fatica e a questa poesia le immagini contenute in questo volume hanno provato a dare anima. Dietro ogni scatto non si fissa solo un momento, ma un capitolo di una storia ciclica, che in quanto tale non ha inizio nè fine prefissati, oppure ne ha infiniti. Una storia che di giorno in giorno clicca sul rewind e ricomincia.
Teatro del racconto fotografico è rappresentato dall’ippodromo di Maia e dalle scuderie di Borgo Andreina, ribalta e camerini tra i quali nasce e si narra lo spettacolo in cartellone. Un ippodromo con oltre settant’anni alle spalle e un futuro intrigante.