La bussola dei viaggiatori antichi e dei turisti moderni si è sempre orientata verso l’Italia, meta ideale, al centro dei grandi itinerari mediterranei ed europei.
Questa affascinante escursione storica perviene ad una conclusione che chiarisce la vera essenza del viaggio e del turismo: è un fenomeno intrecciato con quello delle civiltà. Senza relazioni, contatti, scambi tra i popoli le civiltà non avrebbero potuto avere quel progresso e quello slancio che le ha condotte al loro splendore. Dal canto loro, viaggi e turismo non potrebbero spiegare la loro evoluzione così imponente in ogni età se non con il fatto che essi stessi sono stati espressione diretta e conseguenza delle grandi civiltà. Questo lavoro di Franco Paloscia afferma, dunque, una verità inconfutabile: in ogni epoca possiamo parlare di società di viaggiatori e non soltanto di singole, eroiche imprese o di formule elitarie di turismo.
Quando i popoli hanno ampliato i loro orizzonti geografici e culturali, sono usciti dalle caverne, dai villaggi e dai borghi, contaminando altri popoli e integrandosi in altre culture, hanno reso intensamente dinamica ogni forma di progresso delle loro condizioni di vita ma anche del loro sapere e della loro civiltà.