Sovente l'alveare, quando si considera il sistema di vita sociale delle api, viene
paragonato a una comunità umana. Occorre però considerare che, mentre la società
delle api è costituita da una moltitudine di esseri uguali, i soggetti umani non sono
uguali tra loro, e ciascuno ha un suo proprio "ambiente umano".
Per questo la singola ape, più che a un individuo di una società paragonabile
a quella umana, deve essere assimilata a una singola cellula di un individuo
complesso (superorganismo), e le sue schiere, raggruppate in base alle funzioni
svolte, possono essere viste come i singoli organi del corpo. Una colonia di api
(alveare) in tal senso può essere paragonata, di fatto, a un mammifero.
Forse anche equiparare l'alveare a un mammifero è un paragone incompleto.
Occorrerà allora aggiungere qualche caratteristica in più al superorganismo alveare:
per esempio, la possibilità di smembrare le "cellule" che lo compongono,
mescolarle con altre, e ottenere un "individuo alveare" diverso, come di solito
si fa con l'operazione apistica di "riunione" di due famiglie di api.
Ecco perché l'alveare è un "superorganismo speciale"!