Lo speciale fornisce informazioni puntuali in materia di selezione clonale a livello legislativo e procedurale.
In un mondo viti-enologico che sta cambiando volto, che deve fare i conti con le contrazioni dei consumi e le tendenze di gusto, che assiste alla comparsa di nuovi Paesi produttori dalle capacità e potenzialità ormai indiscusse nonchè privi di contingentamento a livello di superfici vitate, il vivaismo viticolo gioca un ruolo fondamentale quale mezzo di supporto all’attività produttiva. Esso si adegua alle richieste dei produttori, che a loro volta ricalcano quelle dei consumatori, mettendo a disposizione materiali di elevata qualità (certificazione sanitaria) che rendono possibile, mediante il ricorso a cloni diversi ma complementari, il raggiungimento dei migliori equilibri qualitativi nei prodotti finali, grazie anche alle maggiori possibilità di adattamento alle condizioni microclimatiche che l’uso di cloni diversi può assicurare.
Lo Speciale, oltre a fornire indicazioni precise a livello legislativo e procedurale in materia di selezione clonale, mette a disposizione del vitivinicoltore una descrizione sintetica ma mirata dei cloni attualmente in moltiplicazione per oltre 100 varietà di uva da vino e porta alcuni esempi pratici a sostegno della validità di una viticoltura da vino basata su vigneti policlonali.
SOMMARIO :
- Selezione clonale o massale
- Il vigneto Italia: indicazioni utili ai vivaisti per orientare la propria attività
- La selezione clonale della vite: aspetti genetici e colturali
- La selezione genetica e sanitaria della vite oggi
- Stato e prospettive dell’identificazione clonale in vite
- Evidenze quantitative e di macrostruttura nel confronto tra cloni
- Selezione clonale della vite all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige: gli esempi di Traminer aromatico e Lagrein
- La premoltiplicazione e moltiplicazione di cloni nazionali di varietà di vite
- I cloni omologati in italia: una panoramica completa