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Gianluca ToroLattughe psicoattive
Le protagoniste di queste pagine non sono quasi mai le varie specie di lattughe che si coltivano a milioni di tonnellate in tutto il mondo e che si acquistano al supermercato: la lollo, la gentilina il lattughino, eccetera, bensì le loro antenate, le lattughe selvatiche da cui derivano: la Lactuca serriola e la Lactuca virosa o qualche loro cugina semisconosciuta.


Le lattughe selvatiche sono piante senza pretese, crescono spontaneamente sui terreni incolti e ai margini delle strade. In ambiente urbano si possono vedere tra i marciapiedi e i muri delle abitazioni in quella zona non asfaltata dove si sono insinuate un po’ di terra e qualche seme di “erbacce”.

Pochi sanno che se di quelle piante si spezzano le foglie o il fusto, il lattice che ne fuoriesce, chiamato lattucario e noto come “oppio di lattuga”, è psicoattivo.


Fin dall’antichità la lattuga ha trovato ampio uso in medicina, dall’antico Egitto al mondo classico greco e latino, dal Medioevo al Rinascimento fino alla fitoterapia, omeopatia e farmacologia moderne.
...a fuoco è andato il granaio. Ora posso ammirare la luna...
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