MUSICLEAKS, libro che prende il titolo da un fortunato videocast da tempo online, vero e proprio manifesto di come Monina intenda la controinformazione in ambito musicale, ci spiega cosa oggi abbia senso, a insindacabile parere dell’autore, raccontare quando si parla di musica.
Quindi ecco dei mini-saggi che si soffermano sul tutto quello che ruota intorno alla musica, il sistema, la discografia, i live, equilibri e dinamiche spesso tenuti nascosti, e sì, anche la costruzione del personaggio che dell’autore porta nome e cognome e indossa la medesima faccia, popstar tanto credibile quanto quelle di cui è solito occuparsi.
MUSICLEAKS, ha un libro gemello siamese, 49999 PAROLE- Come parliamo quando parliamo di musica, speculare per numero di parole usate, ma che invece che raccontarci il cosa ci spiega il come si debba oggi raccontare la musica e quel che ci gira intorno.
L’autore: “Nato scrittore e assoldato critico musicale sul campo, sono ormai oltre venticinque anni che svolgo questo ruolo, credo con risultati ben oltre le mie aspettative iniziali. Forse proprio questo esserci arrivato quasi casualmente, e al tempo stesso aver approcciato il mondo di cantanti da pari, io scrittore e quindi a mio modo artista esattamente come loro, mi ha subito facilitato il mestiere. Mestiere che però nel corso degli altri ha dovuto prendere di volta in volta la forma della contemporaneità, andando a modificarsi, fino a quello di oggi, dove parlare di musica equivale ogni volta doversi inventare un modo e una lingua nuova, capace di incuriosire un lettore sempre più distratto, anche dalla musica di sottofondo, ormai fruibile gratuitamente da tutti. In 49.999 Parole e Musicleaks ho provato a mettere la fotografia più nitida e al tempo stesso artistica possibile dello stato dell’arte oggi, passando alle spalle dei protagonisti, come chi si trovi volontariamente a fare bombing. Come parlare di musica e cosa significhi parlare di musica oggi sono i temi affrontati, nel mezzo anche come diventare e rimanere critico musicale in questa epoca così frammentaria e nebulizzata.”