La "Storia di Venere e Tannhauser" muove dal mito wagneriano ma subito lo abbandona riducendolo a semplice fondale sul quale si muovono, in continuo rimando tra scrittura e disegno, tenui personaggi vaporosi nei loro abiti rococò magicamente intenti in giochi di tesa fantasia erotica.
Apparsa a puntate sulla rivista di avanguardia "The Savoy" questa romantic novel costituisce, come scrive Mario Praz, "il succo del decadentismo inglese".
Letteratura di qualità contro il conformismo, l'omologazione e la prepotenza dei grossi. Queste parole di Marcello Baraghini ben rappresentano il tipo di letteratura che vogliamo proporre.