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I veleni della dolce Linnea
traduzione di Helina Kangas e Antonio Maiorca, postfazione di Goffredo Fofi - quinta edizione

Arto Paasilinna

Arto PaasilinnaI veleni della dolce Linnea
  • Letteratura
  • Editore: Iperborea
  • Lingua: Italiano
  • Formato:cm 10 x 20
  • Pagine: 204
  • Anno edizione: 2003
Nel giardino di una casetta rossa, nella quieta campagna dei dintorni di Helsinki, un’esile vecchietta sta annaffiando la sua aiuola di violette. Le rondini volteggiano cinguettando, i calabroni ronzano, un gatto sonnecchia nel prato. Ma l’idillio, ahimè, è solo apparente: la vita tranquilla di Linnea Ravaska, ottuagenaria vedova di colonnello, è avvelenata da una banda di malfattori che piomba regolarmente ogni mese dalla capitale per estorcerle la magra pensione. Lo snaturato nipote Kauko e i suoi degni accoliti, Jari e Pera, non si accontentano di derubarla, ma devastano tutto quanto si trovano davanti, torturano il gatto, picchiano per gioco, saccheggiano, sporcano, distruggono, senza che Linnea osi ribellarsi, fino al fatidico giorno in cui il troppo è troppo. Costretta da Kauko a firmare un testamento a suo favore, la colonnella, terrorizzata di aver siglato la propria condanna, chiama la polizia e fugge a Helsinki dal vecchio amico medico di famiglia. La guerra è dichiarata, e la vendetta del trio infernale potrebbe trasformarsi in un incubo degno di Arancia Meccanica, se Paasilinna, da vero virtuoso della comicità, non preferisse la via della farsa, del divertimento e del paradosso per esprimere le sue critiche a una società di cui vede lucidamente i mali, le ipocrisie e i problemi. Vecchiaia dimenticata, gioventù emarginata, scontro generazionale, sgretolamento delle istituzioni, droga, alcolismo, AIDS: si può scorgere in filigrana tutto nelle rocambolesche peripezie della simpatica vecchietta, che gira armata di una parabellum d’ordinanza e di una siringa di veleni letali, per essere sempre pronta a scegliere la via del suicidio pur di sfuggire alle grinfie dei suoi aguzzini. Se finirà a farne un uso casuale quanto radicale nei loro confronti, sono il suo candore, la sua ingenua crudeltà e la sua strenua difesa della propria dignità le sue vere armi, e la brutalità di Arancia Meccanica si trasforma in un ilare Arsenico e vecchi merletti, con un pizzico di Kaurismäki: con le loro magiche dosi di umorismo e di geniale inventiva, le pozioni di Paasilinna restano sempre irresistibili e felicemente intossicanti.
Letteratura di qualità contro il conformismo, l'omologazione e la prepotenza dei grossi. Queste parole di Marcello Baraghini ben rappresentano il tipo di letteratura che vogliamo proporre.
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